PENSIERI E OPINIONI

...QUALCHE PENSIERO, COSI', IN ORDINE SPARSO.

 

 

Credo che l’uomo si meriti di più di ciò che quotidianamente è costretto a vivere  e delle case che è costretto ad abitare.

Penso che noi progettisti dovremmo cercare di liberarci dal desiderio di partorire l’opera del secolo e pensare di più a quelle che sono le vere necessità di chi abiterà gli spazi pensati dalle nostre menti.

Ritengo che la forma degli oggetti d’uso debba essere lo specchio della loro funzione, perché quando un oggetto assolve appieno alla sua funzione, ci sono buone probabilità che sia anche bello.

Apprezzo quegli spazi abitativi dove si legge la storia di chi vi abita, una lettura data dagli oggetti che ognuno di noi porta con sé, anche dagli arredi che a volte poco si intonano tra di loro, ma che, per coloro che vivono quegli spazi, sono densi di storia e di significati e sono proprio quei significati a dare l’impressione ed il calore della vita vissuta.

Ritengo che un edificio, in quanto destinato a durare negli anni, non debba essere il risultato della moda del momento, passata la moda, anche l’opera invecchia e non c’è niente di più ridicolo di un manufatto che conservi l’iconografia di un momento storico troppo ben definito; un’ architettura ben riuscita è quella che non si può collocare nel tempo, ma che, anche dopo decenni, continua a dare emozioni.

Sono convinto che dovremmo eliminare dalle nostre abitazioni ciò che nuoce alla salute, perché sono troppi gli oggetti, i trattamenti, le strutture, gli impianti che hanno un effetto dannoso sul nostro fisico e sulla nostra mente.

Spero sempre che domani anche le grandi aziende, le multinazionali ed ogni organizzazione creata per generare profitto, scoprano che, anche l’etica della salute e del buon vivere, può essere fonte di guadagno.

Spero che la legislazione che regola l’urbanistica e l’architettura diventi meno macchinosa ed acquisisca il buon senso che permetta a noi progettisti di lavorare evitando i danni ambientali, gli orrori architettonici, gli “ecomostri”, ma che, non costringa il piccolo proprietario che vuole allargare una finestra, ad infilarsi in un ginepraio di leggi, cavilli, documenti, elaborati che fanno sì che il costo finale dell’operazione arrivi ad essere molto vicino a quello del restauro della Cappella Sistina.

Spero che ……………………….

 

 

 

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