UN PANNELLO SOLARE CHE FUNZIONI ANCHE DI NOTTE? SI PUÒ FARE!

 

Fonte: http://www.clickthebrick.it/un-pannello-solare-che-funzioni-anche-di-notte-si-puo-fare/fotovoltaico-notte-2/

 

Febbraio 2011

L’dea è di Steven Novack, dell’Idaho National Laboratory del dipartimento americano dell’Energia. Il limite di un impianto fotovoltaico è evidentemente quello che non può funzionare anche di notte, vale a dire che i pannelli fotovoltaici, non essendo colpiti dal sole, non possono in tale circostanza produrre energia. Pare, però, che Steven Novack, dell’Idaho National Laboratory del dipartimento americano dell’Energia, non la pensi proprio così. Si è inventato, allora, un nuovo concetto di pannelli solari che con ogni probabilità è destinato a rivoluzionare il settore. Il pensiero di Novack si basa sul fatto che circa la metà dell’energia disponibile dello spettro solare arriva sul nostro pianeta nella banda degli infrarossi (Ir). Una parte di questa energia viene riemessa sotto forma di calore dal terreno durante la notte. Se la notte è nuvolosa, in parte gli infrarossi vengono riflessi verso il suolo. Nel caso, invece, di notte priva di nuvole, il calore attraversa l’atmosfera e si disperde nello spazio come radiazione (Ir). Il sistema di microantenne realizzato da Novack è in grado di raccogliere l’84% dei fotoni riemessi dal terreno. Un sistema operativo reale utilizzabile su larga scala potrebbe arrivare al 46%, efficienza di gran lunga superiore a quella degli attuali pannelli fotovoltaici. Ciò è dovuto al fatto che, a differenza delle celle al silicio, pare che le microantenne siano in grado di assorbire infrarossi in un ampio ventaglio angolare e quindi garantire una efficienza superiore. Articolo tratto da FV Fotovoltaico.

IL PRIMO PROTOTIPO DI FOTOVOLTAICO DI TERZA GENERAZIONE SENZA SILICIO

 

Fonte: http://www.clickthebrick.it/il-primo-prototipo-di-fotovoltaico-di-terza-generazione-senza-

silicio/torino/

 

Febbraio 2011

L’innovazione sta nella sostituzione del silicio con materiali organici ecocompatibili. Il primo impianto così concepito sarà installato tra sei mesi sulle vetrate di un’edificio pubblico nel comune di Settimo Torinese. La novità nel settore della produzione di energia pulita, nata all’interno dell’Università di Torino, è stata presentata lo scorso 10 febbraio nel comune della cintura torinese. Tra un anno è prevista l’industrializzazione del materiale: ”Il gruppo Kinexia – ha spiegato Aldo Corgiat, sindaco di Settimo Torinese – società quotata alla Borsa di Milano che opera nel settore delle energie rinnovabili, ha in animo di investire nello sviluppo del progetto di fotovoltaico organico portato avanti da Cyanine Technologies e Pianeta”. Le applicazioni di questa tecnologia saranno molteplici: grazie all’utilizzo di coloranti per celle fotovoltaiche imprigionati tra due lastre di vetro, sarà possibile produrre energia elettrica tramite qualunque tipo di superficie vetrata, che tra l’altro non necessiterà dell’esposizione diretta ai raggi solari. Tra le applicazioni future, sono allo studio tettucci per automobili, tessuti capaci di ricaricare il cellulare, tende da campo in grado di ricaricare il notebook.. 

ENERGIA SOLARE: L’IMPIANTO FOTOVOLTAICO FATTO DI MIRTILLI E ARGILLA

 

Martedì, 15 Febbraio 2011.

Il Sole 24 Ore ci informa di una interessante novità che coinvolge il mondo delle energie rinnovabili. Il quotidiano economico finanziario sostiene infatti che grazie a una ricerca della Cyanine, una start up dell’Università di Torino, presto si potrebbe utilizzare un impianto fotovoltaico che, anziché del tradizionale silicio, faccia uso di una speciale pasta prodotta con i mirtilli e con l’argilla. Stando a quanto affermato dal direttore scientifico della Cyanine, Giuseppe Caputo, la creazione potrebbe trovare una collocazione commerciale già nel breve termine, visto e considerato che i contatti per la creazione di una rete che gestirà la fase di industrializzazione sarebbero già ben avviati. Ma quale sarà il giorno in cui l’impianto a mirtilli potrà essere venduto a privati e istituzioni? Secondo le prime proiezioni commerciali, la data più probabile per lo sbarco sul mercato è quella del 2013, anche se non sono esclusi degli anticipi al 2012. Tra i nomi più papabili che vengono accostati al progetto della Cyanine vi è inoltre quello del gruppo Kinexia, società quotata alla Borsa milanese, che ha affermato di voler investire nello sviluppo di tali impianti fotovoltaici. La Kinexia, sostengono infine le indiscrezioni, non dovrebbe esser affatto l’unico big ad aver effettuato tale esplicita manifestazione di interesse. Insomma, il futuro del fotovoltaico potrebbe passare anche per l’Italia. 

Il Sole 24 Ore

FOTOVOLTAICO: 1000 KW DAI GRUPPI DI ACQUISTO DI LEGAMBIENTE

 

1000 kilowatt di potenza solare fotovoltaica installata. E’ questo il risultato raggiunto dopo due anni di attività dai gruppi di acquisto solare di Legambiente. Un’esperienza che in Veneto e Friuli Venezia Giulia è riuscita a coinvolgere oltre mille famiglie riunite da Legambiente per acquistare impianti solari termici e fotovoltaici, abbattendo il costo di acquisto e d’installazione del 25-30% rispetto al prezzo medio di mercato, con un risparmio a famiglia di circa 3.000 €.

Coordinati dai circoli di Legambiente e da sportelli informativi promossi con le amministrazioni comunali, gli 8 gruppi di acquisto solare hanno ormai raggiunto 1 MW di solare fotovoltaico e più di 500 mq di solare termico installati, a fronte di più di 400 impianti realizzati complessivamente. Un risultato che in termini di mancate emissioni di CO2 vuol dire circa 25.000 tonnellate in 20 anni.

Ma il risparmio non è solo ambientale: i cittadini che hanno partecipato ai GAS, infatti, risparmieranno in bolletta circa 200.000 euro l'anno in totale, mentre nell’acquisto dei pannelli hanno già evitato di spendere complessivamente circa 1,1 milioni di euro rispetto al prezzo medio degli impianti. Un risultato raggiunto anche grazie agli accordi di Legambiente con istituti di credito convenzionati, in particolare le Banca di Credito Cooperativo e Banca Etica, che hanno consentito alle famiglie aderenti un credito agevolato e l’installazione dei pannelli a costo zero, ripagando il prestito con gli incentivi del conto energia e azzerando le bollette elettriche fin dal primo anno.

Vantaggi dai risvolti positivi anche per l’economia del territorio, visto che solo nel 2009 gli installatori che si sono aggiudicati i lavori per i gruppi di acquisto hanno avuto un fatturato di oltre 5 milioni di euro.

“Questa esperienza – ha dichiarato Davide Sabbadin, coordinatore dei gruppi di acquisto solare di Legambiente – rappresenta uno strumento innovativo di democrazia partecipata che ancora una volta ci ha confermato come siano i cittadini i veri protagonisti del cambiamento verso la sostenibilità del sistema energetico italiano. Insieme a loro, è importante anche l’operato dei comuni che possono contribuire nella promozione e nello sviluppo di una cultura di fattibilità sulle energie rinnovabili anche nelle pubblica amministrazione. Anche sul piano della partecipazione, i gruppi di acquisto solare costituiscono un esempio importante di collaborazione tra ente pubblico locale e cittadinanza, che speriamo si diffonda presto e diventi pratica comune in tutto il Paese”.
I Gas di Legambiente, infatti, stanno facendo scuola. Sono numerosi i cittadini, le associazioni e i comitati esterni che hanno tratto ispirazione da questa esperienza per adottare all’energia solare. Lo confermano anche i dati: in due anni sono state circa 3000 le persone informate direttamente da Legambiente tramite gli sportelli energia, che affiancano e promuovono i gruppi di acquisto solare sui temi delle rinnovabili e del risparmio energetico.

Per i gruppi di acquisto solare le iscrizioni sono ancora aperte a Padova e nei comuni in provincia di Pordenone.

Tutte le info su www.energiacomune.org

 

Fonte: http://tuttisostenibili.blogspot.com/2010/01/fotovoltaico-1000-kw-dai-gruppi-di.html

 

 

 

AVVIATA IN TOSCANA LA SPERIMENTAZIONE DELLE CASE POPOLARI COSTRUITE IN LEGNO

 

Saranno nel comune di Capannori, provincia di Lucca, i primi esempi di edilizia popolare costruiti secondo i principi della bioedilizia e del risparmio energetico.

I cinque alloggi, la cui consegna è prevista per la prossima primavera, sono state progettate utilizzando le più recenti  tecnologie nel campo dell'efficienza energetica: sonde geotermiche che alimentano attraverso una pompa di calore un sistema di riscaldamento a bassa temperatura, pannelli solari termici per la riduzione del fabbisogno di acqua calda sanitaria, pannelli fotovoltaici, pareti esterne isolate con materiali ecocompatibili,  permettono di ottenere un fabbisogno energetico di 38 kWh/m2annuo.

L'intervento, reso possibile anche a finanziamenti della Regione Toscana, rappresenta, in termini di sostenibilità ambientale,   un esempio di buone pratiche da imitare per le varie amministrazioni che intendono affrontare il tema sulle emergenze abitative.

 

Fonte: http://www.professionearchitetto.it/index.aspx

 

 

ENERGIA RINNOVABILE OBBLIGATORIA SU TUTTI I NUOVI EDIFICI

 

Tra le disposizioni in materia di energia, la Legge Finanziaria 2008 (24 dicembre 2007, n. 244,), prevedeva, a partire dal 1 gennaio 2009, l'obbligo su tutte le nuove costruzioni l'installazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Con il decreto Mille Proroghe tale obbligo è slittato al 1 gennaio 2010.

A questa data tutti i nuovi edifici ai fini del rilascio del permesso di costruire (ex. art.4 DPR 380/2001, Testo Unico dell'Edilizia), escluso i casi dove venga dimostrato l'impossibilità tecnica di realizzazione, dovranno garantire una produzione di energia proveniente da fonti rinnovabili non inferiore a 1 kW.

Per i fabbricati industriali con superficie inferiore a 100 metri quadrati, l'energia prodotta da fonti rinnovabili dovrà essere pari ad almeno 5 kW.

Diverse regioni come Emilia Romangna, Piemonte, Liguria, Lazio, Lombardia, Campania, provincia di Trento, hanno anticipato il termine di decorrenza introducendo norme che prevedono l'obbligo di installazione di impianti "verdi".

 

Fonte: http://www.professionearchitetto.it/index.aspx

 

CONFERMATE LE DETRAZIONI PER L'EFFICIENZA ENERGETICA

 

Secondo il sito del Ministero dell'Ambiente sarebbero confermate per il 2010 le detrazioni del 55% sull'efficienza energetica.

Lo avrebbe annunciato lo stesso ministro dell'Ambiente rispondendo ai giornalisti a margine di un incontro organizzato a Copenaghen per il vertice Onu sul clima.

Secondo quanto riportato nel sito del Ministero dell'Ambiente, sgravi fiscali e incentivi ad hoc saranno destinati a tutte le famiglie che miglioreranno l'efficienza energetica della propria casa attraverso la riqualificazione degli edifici esistenti e la sostituzione dei motori elettrici con altri a più alta efficienza energetica. In merito agli edifici, l'azione del Governo mira ad agevolare con una minore pressione fiscale chi rende energeticamente più efficiente la propria abitazione e riduce allo stesso tempo la bolletta energetica.

 

Fonte: http://www.professionearchitetto.it/index.aspx

ULTIMA CHIAMATA PER LE ECO RISTRUTTURAZIONI

 

Nessuna proroga in finanziaria per gli "sconti ecologici". C'è tempo fino al 31 dicembre 2010

 

31 dicembre 2010: segnatevi questa data. Avete infatti tempo fino al termine di quest'anno per rendere la vostra casa più amica dell'ambiente e beneficiare della detrazione del 55% delle spese finalizzate al risparmio energetico.
L’ultima finanziaria – a differenza di quanto fatto per l’agevolazione del 36% sulle spese di ristrutturazione – non ha infatti disposto alcuna proroga per gli “sconti ecologici”.


A chi spetta?

 


La detrazione che scade il 31 dicembre riguarda alcuni interventi ben precisi. Nello specifico:



gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti (limite di detrazione di 100mila euro). Le operazioni devono riguardare singoli edifici, non singole unità immobiliari;



gli interventi sugli involucri degli edifici esistenti o su singole unità immobiliari riguardanti pareti esterne, coperture, pavimenti e finestre comprensive di infissi, che delimitano lo spazio riscaldato, verso l’esterno o verso vani non riscaldati (60mila euro);



l’istallazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda a uso domestico o industriale (60mila euro);



gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione, con impiati dotati di pompe di calore ad alta efficienza e con impianti geotermici a bassa entalpia contestuale messa a punto del sistema di distribuzione (30mila euro).

 

Come fare?


Lo sgravio fiscale del 55% vale sulle spese comprendenti sia i costi per l’esecuzione delle opere edili sia quelli professionali per la realizzazione degli interventi e per la predisposizione della certificazione energetica. La detrazione può essere ripartita in cinque rate costanti, per le spese sostenute nel 2009 e quelle che si sosterranno nel 2010.

 

UNA DONNA ALLA DIREZIONE DELLA BIENNALE DI VENEZIA-ARCHITETTURA PER IL 2010

 

 

Il Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia, presieduto da Paolo Baratta, nella riunione odierna ha nominato Kazuyo Sejima Direttore del Settore Architettura, con lo specifico compito di curare la 12^ Mostra Internazionale d’Architettura che si terrà a Venezia, ai Giardini e all’Arsenale, dal 29 agosto al 21 novembre 2010 (vernice 26, 27 e 28 agosto). Kazuyo Sejima è la prima donna a dirigere il Settore Architettura della Biennale.

 

Kazuyo Sejima nominata Direttore, afferma: ““La Biennale deve essere tutto e ogni cosa, fondamentalmente inclusiva, in dialogo costante sia con chi la fa, sia con chi la guarda”.

Leggi qui:

http://www.labiennale.org/it/architettura/news/sejima.html

 

Storia della Biennale Architettura

Leggi qui:

http://www.labiennale.org/it/architettura/storia/storia.html?back=true


NATURA & ARCHITETTURA IN TRIENNALE - GLI SVILUPPI DELL'INTEGRAZIONE FRA VERDE E AMBIENTE COSTRUITO

Milano, 11 febbraio - 18 marzo 2010

 

Tutti i giovedì dall'11 febbraio al 18 marzo 2010 dalle 18,00 alle 20,00 al Palazzo della Triennale di Milano, Saletta Lab, nel contesto della mostra Green Life, organizzata da Legambiente, Ambiente Italia e La Triennale di Milano, si svolgerà "Natura & Architettura", sei incontri dedicati agli sviluppi dell'integrazione fra verde e ambiente costruito. Gli incontri sono organizzati da Promoverde e Nemeton High Green Tech Magazine, in collaborazione con Legambiente e col patrocinio del Ministero alle politiche agricole, alimentari e forestali.

L'architettura ecologica ha imboccato un sentiero preciso, e quel sentiero porta alla foresta, alle piante, al verde. Questo elemento, che unisce e sta alla base della maggior parte delle azioni umane è il minimo comune denominatore fra molti settori, per citarne solo alcuni: alimentazione, agricoltura, paesaggio, architettura sostenibile. Quello che fino a ieri era solo visto come decorazione, oggi è un elemento funzionale imprescindibile nella costruzione per la stabilizzazione dei territori, assume un ruolo importante nell'attuazione del protocollo di Kyoto per la sua capacità di compensazione delle emissioni di Co2, nel progetto architettonico e urbanistico è uscito dal ghetto del “servizio” per entrare a pieno diritto fra gli elementi imprescindibili del costruire.

Gli architetti e gli ingegneri devono imparare a conoscere le piante, pena la perdita di commissioni e denaro. Gli agronomi devono capire il mondo dell'architettura e vederlo per quello che è diventato per loro: una nuova e grande occasione di sviluppo professionale. Condividere i saperi, abbandonare i recinti degli interessi di categoria, collaborare, integrare le discipline, questo è diventato oggi di fondamentale importanza. In questo panorama in continua trasformazione, la formazione e l'informazione degli operatori a tutti i livelli ha un ruolo fondamentale per la gestione del cambiamento.

 

 

CALENDARIO

11 febbraio 2010 dalle 18,00 alle 20,00
Boschi sacri e giardini segreti
Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia Paola Maresca

 

18 febbraio 2010 dalle 18,00 alle 20,00
Hospitable city: la cultura del progetto e il verde
Luciano Crespi, Politecnico di Milano

 

25 febbraio 2010 dalle 18,00 alle 20,00
I giardini terapeutici
Marco Nieri, Bioenergetic Landscapes Laboratori

 

4 marzo 2010 dalle 18,00 alle 20,00
La terra cruda come materiale per il progetto
Andrea Facchi, Barbara Narici

 

11 marzo 2010 dalle 18,00 alle 20,00
Le biopiscine
Maurizio Vegini

 

18 marzo 2010 dalle 18,00 alle 20,00
Nature urbane: giardini verticali e muri vegetali
Anna Lambertini, Daniele Romare

Natura & Architettura, incontri | Ingresso libero


Quando Tutti i giovedì dall'11 febbraio al 18 marzo 2010 dalle 18,00 alle 20,00 Dove Triennale di Milano, Saletta Lab
Organizzazione Promoverde, Nemeton Magazine, Sistemi Editoriali
In collaborazione con Legambiente, Unacoma Service
Con il patrocinio di Ministero alle politiche agricole, alimentari e forestali

 ISOLA IMPATTO ZERO

un’isola ecosostenibile di montagne artificiali

Feb.2009

Fonte qui


 L’isola Zira Island situata nella baia della capitale Baku, nel Mar Caspio, diventerà un modello dell’eco sostenibile, il progetto dell’Impresa Danese Bjarke Ingels Group (BIG) ha l’obiettivo di creare un’isola completamente autosufficiente cercando di far combinare le tradizioni locali con la costruzione di nuove tecnologie. Con l’aiuto del vento, del sole e dei rifiuti, l’Isola può produrre la stessa quantità di energia che consuma.

Il nuovo sito eco sostenibile verrà chiamato Zira Isola Masterplan, Seven Peaks of Azerbaijan e dal punto di vista ingegneristico è la sfida di progettare edifici in modo che riflettano la forma delle montagne di Azerbaijan.

Qui alcune foto elaborate a pc

 

UN EDIFICIO BRILLANTE

ospiterà tutte le funzioni della Facoltà di Società e Sviluppo della Sheffield Hallam University, oggi dislocate in differenti zone della città.

 

Il progetto del nuovo edificio da 9.500 metri quadrati, conta su un budget di 25 milioni di sterline e si caratterizza fortemente per l'utilizzo di elementi traslucidi e pareti di vetro semitrasparenti che lo renderanno brillante e ben evidente nello skyline notturno della città, al punto da immaginarlo già come importante punto di riferimento della città.

 

Le serigrafie che decorano l’involucro raffigurano coltelli e forchette, in omaggio alla vicinissima ex fabbrica di posateria Butcher Works (1835), oggi sede di un complesso a uso misto (residenziale, educativo e commerciale) a seguito dell’intervento di recupero firmato nel 2007 dallo studio d’architettura Race Cottam (Sheffield).
Osservata dall’esterno nelle ore serali, la facoltà si trasforma in “un faro luminoso” nello skyline cittadino.
Matt Hutton, associato dello studio Bond Bryan, ha dichiarato: “La necessità di rendere l’edificio un punto di riferimento cittadino ci ha portato a sviluppare un concept vivace che possa irradiarsi attraverso tutto il paesaggio urbano. L'edificio sarà caratterizzato da uno spazio multiuso in vetta all’edificio, simile per forma ai tetti frastagliati delle fabbriche di una volta, a ricordare l'importanza storica del sito di destinazione”.

 

L’intervento rientra nel programma Re:Defining the City, un piano urbanistico-architettonico sviluppato dall’amministrazione locale per fare di Sheffield (una delle città più importanti nella storia industriale del Regno Unito a partire dal Diciottesimo secolo) un “centro del 21esimo secolo”.

 

PANNELLI FOTOVOLTAICI BIODEGRADABILI DALLE FOGLIE DI TABACCO?

Un'idea rivoluzionaria sul fronte del fotovoltaico arriva dagli USA ed è stata annunciata di recente a Berkeley da un'equipe di scienziati dell'University of California . Alcuni ricercatori, infatti, prendendo spunto dai meccanismi di fotosintesi presenti in natura, sostengono di essere in grado di modificare le piante di tabacco in modo da trasformare le foglie in efficientissimi pannelli fotovoltaici biodegradabili.

A dire il vero gli scienziati non sono ancora riusciti a dimostrare come produrre energia elettrica da questi pannelli solari rivoluzionari. Fumata nera, dunque ? E' ancora presto per dirlo ma i ricercatori stanno lavorando alacremente e sono, senza dubbio, su una strada che, seppure ancora lunga, potrebbe portare a produrre energia in modo totalmente naturale con dispositivi totalmente biodegradabili che risolverebbe anche il problema dello smaltimento e del riciclo dei pannelli fotovoltaici.

Senza contare, poi, che stiamo parlando di tabacco, un settore tanto vituperato a causa della mancanza di scupoli di alcune grandi multinazionali. Per queste aziende potrebbero, invece, aprirsi interessanti risvolti occupazionali. Ad esempio anche in Italia dove in molte zone, come ad esempio in Toscana, ci sono ancora grandi manifatture di tabacco che potrebbero vedersi davanti nuovi scenari di ulteriore sviluppo nella "green economy".

 

Ma in pratica, come avverrebbe la trasformazione delle foglie di tabacco in strumenti capaci di catturare l'energia del sole? Il segreto sta nel fare "ammalare" le piante infettandole con un virus già presente in natura, ma geneticamente modificato. "Nel corso di miliardi di anni - ha commentato Matt Francis, ricercatore a capo del progetto - l'evoluzione ha stabilito esattamente i giusti percorsi per raccogliere la luce del Sole e per farlo con ineguagliabile efficienza. Stiamo solo cercando di imitare perfettamente tali sistemi". Gli scienziati hanno sfruttato le capacità del virus del mosaico del tabacco di "riprogrammare" le celle inducendo la pianta infetta a generare "cromofori artificiali", strutture specializzate nella conversione della luce solare in elettroni ad alta potenza: nelle molecolebiologiche che servono per catturare o rilevare l'energia della luce essendo il cromoforo la frazione che provoca un cambiamento della molecola quando colpita dalla luce.

I cromofori crescono uno sopra l'altro fino a disporsi in barre di poche centinaia di nanometri. Per arrivare alle unità sintetiche gli scienziati hanno raccolto e tritato le piante; quindi hanno estratto le strutture, disciolte in una soluzione liquida e, quindi, spruzzato quanto ottenuto su un substrato in vetro o plastica (un embrionale pannello fotovoltaico?) rivestito con le molecole che ne hanno assicurato il fissaggio.

Speriamo che da questo interessante esperimento possano scaturire anche rilevanti applicazioni pratiche. Ma, soprattutto, anche che se tutta la procedura non dovesse avere successo, ci auguriamo proprio che non vada tutto "in fumo"...

Fonte: http://www.greenme.it/informarsi/energie-rinnovabili/1627-pannelli-fotovoltaici-biodegradabili-dalle-foglie-di-tabacco

COME VIVONO LA PROPRIA CASA GLI ITALIANI

Secondo Immobiliare.it si passa la maggior parte del tempo in salotto o in cucina, ma quasi il 20% dei single frequenta assiduamente la camera da letto...Casa dolce casa. Il tempo da spendere tra le proprie quattro mura è sempre più limitato, ma quando riusciamo a goderci la tranquillità del nostro focolare, in quale stanza preferiamo rifugiarci? E come viviamo queste quattro mura? Immobiliare.it, leader del mercato online italiano, lo ha chiesto ai suoi utenti e i risultati hanno fotografato con precisione la nostra società. Di certo era prevedibile che la maggior parte del tempo venisse trascorsa in salotto (39% del campione) o in cucina (28%), meno forse che appena 4 italiani su 100 dedicassero il loro tempo casalingo principalmente alla cura di sé nel bagno.
Le abitudini cambiano radicalmente una volta trovato il compagno di vita. I single frequentano molto la camera da letto e quasi il 20% di loro dichiara di trascorrere in quella stanza la maggior parte del tempo. Mettere la fede al dito, pare, muta le abitudini e, secondo il sondaggio di Immobiliare.it, fra chi è sposato o comunque ha una convivenza stabile questa percentuale crolla al 7%.
Anche l’età influenza notevolmente il modo di vivere la casa e se chi non ha ancora compiuto i 25 anni si rifugia spesso nella propria camera da letto (28% vs una media del 10% nelle altre fasce d’età), con gli anni ci si sposta in salotto (49% nella fascia fra i 25 e i 40 anni), per poi passare in cucina (42% fra i 40 e i 60 anni) e, arrivati all’età dei capelli d’argento, nello studio (28.5% per chi ha più di 60 anni).

Cristina Fumo

 

 

 

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